<br /> - ROMACITTAETERNA

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Tarpea originariamente doveva essere una divinità preistorica legata al monte Torpeo, una delle due cime del Campidoglio. Durante i secoli il nome di questa antichissima divinità passa nel racconto leggendario a una Tarpea, figlia del comandante della roccaforte capitolina, al tempo dell'assedio di Roma da parte dei Sabini di Tito Tazio. Tarpea attirata dai bracciali e anelli d'oro che i Sabini portavano al braccio sinistro si offre di aprire la porta agli invasori se questi le avessero promesso in dono "ciò che portavano al braccio sinistro ". Infatti i Sabini entrati nel Campidoglio lanciano addosso a Tarpea gli scudi, che impugnavano con la sinistra, e la uccidono. Questa leggenda subisce varie modifiche ed è rinnovata in occasione dell'assedio gallico: in questo caso Tarpea avrebbe tradito per amore del capo dei Galli. In ogni caso il Saxum Tarpeum o rupe Tarpea fino al I secolo d.C. è il luogo dal quale erano precipitati i rei di tradimento e degli altri grandi delitti contro lo Stato.

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