Chiesa di san Bartolimeo - ROMACITTAETERNA

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                                            La chiesa di S. Bartolomeo

La chiesa di S. Bartolon1eo fu costruita nel punto dell'isola dove sorgeva l'antico tempio di Esculapio. Fondata nel 998 dall'imperatore Ottone III e dedicata in origine a S. Adalberto e ad altri martiri di cui conservava le reliquie, fu completamente ristrutturata nel 1113 durante il pontificato di Pasquale II (1099-111 8). Questi interventi sono ricordati in un'iscrizione ancora visibile sul portale centrale, all'interno del portico. Altri restauri, resi necessari dai danni provocati dalle continue piene del fiume, furono compiuti nel 1180 e nel 1284, quando fu ornata la facciata della chiesa con mosaici e fu eretto il ciborio. Nel 1557, nel corso di una delle più gravi piene del Tevere, le acque del fiume provocarono il crollo di tutta la navata destra, nonché la distruzione della facciata e del ciborio medioevale che sorgeva sopra l'altare maggiore. Per alcuni anni la chiesa rimase inagibile e le reliquie dei santi venerati furono temporaneamente trasportate a S. Pietro. Nel 1583 furono compiuti i primi consistenti restauri e nel 1624 l'edificio fu completamente ristrutturato.  L'attuale facciata barocca a due piani è di incerta attribuzione (O.Torriani o Martino Longhi il Giovane). L'interno della chiesa è a tre navate divise da colonne di diversa fattura, provenienti forse dagli edifici antichi presenti sull'isola. Nella navata destra si aprono tre cappelle; la prima, dedicata a S. Francesca Romana, è decorata con affreschi che rappresentano episodi della vita della santa. La seconda cappella, dedicata a S. Carlo Borromeo, contiene dipinti di Antonio Carracci (1583-1618), mentre la terza, dedicata a S. Francesco di Assisi, è affrescata con scene riproducenti episodi relativi alla concessione delle "stimmate" e alla morte del santo. Su questo lato della chiesa, poco prima del presbiterio, è fissato contro la parete un grande catino di bronzo del X secolo che, secondo la tradizione, sarebbe servito per il trasporto di reliquie di santi. In fondo alla navata destra, è la cappella degli Orsini di Pitigliano, preceduta da due leoni stilofori pertinenti alla chiesa medioevale, e decorata con pitture dell'inizio del XVII secolo relative alla vita della Vergine. Sulla parete sinistra, all'altezza dello zoccolo dell'affresco, è murata una palla di cannone caduta all'interno della chiesa durante i combattimenti per la Repubblica Romana nel 1849. Sotto l'altare maggiore, risalente al pontificato di Pio IX, è un'antica vasca di porfido con protomi leonine, contenente reliquie di S. Bartolomeo. In fondo alla navata centrale, davanti ai gradini del presbiterio è collocato un puteale marmoreo dell'XI secolo, decorato con le figure in rilievo del Salvatore, di S. Bartolomeo, S. Paolino da Nola e Ottone III. E' questo il pozzo che ricorda tradizionalmente l'antica fonte situata all'interno del santuario di Esculapio. Sul lato sinistro del transetto è la cappella di S. Paolino dei Molinari della confraternita dei Mugnai, contenente interessanti decorazioni in "opus sectile" che ricordano le attività dei mulini del fiume, concentrati un tempo soprattutto presso l'isola Tiberina. Dalla vicina sacrestia è possibile scendere nella cripta della chiesa che conservaancora gran parte dell'aspetto medioevale, con colonnine tortili sormontate da capitelli con l'aquila, simbolo di Ottone Ill. Le cappelle della navata sinistra, dette della Passione, della Madonna e di S. Antonio, contengono affreschi di A. Carracci e B. Loffredo fortemente restaurati.



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