Fontana del Putto - ROMACITTAETERNA

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Fontana del Putto


Dove e Collocata:

 
 

Via Giulia angolo via del Cefalo

Zona:

 
 

Ponte

Autore:

 
 

Antonio Sangallo, il giovane

Committente:

 
 

Anonimo

In via Giulia, sull'angolo che il palazzo Sacchetti — al numero 66 — forma con il vicolo del Cefalo, sopravvive, per quanto in cattivo stato, una bella fontanina, disgraziatamente mutilata della sua parte inferiore. Fra due pilastrini architravati adorni da mezze figurine muliebri di buona fattura, un vispo puttino, incassato entro una nicchia scannellata, stringe tra le paffute braccia due guizzanti delfini, che versavano una volta l'acqua dalla bocca. Ora le due fistole sono a secco, e se pure l'acqua fluisse scorrerebbe liberamente per la strada, perchè la vaschetta in cui si riversava è scomparsa. n alto, sopra alla fontani- na, è nettamente visibile la traccia di uno stemma scalpellato a fondo, in maniera da renderne assolutamente illeggibile l'impresa. Questo lavoro di accurata cancellatura, deve essere opera dei soldati francesi che durante l'occupazione di Roma andavano a caccia di stemmi pontifici: questo, collocato così in basso, a portata di mano, era condannato a scomparire fra i primi. Il palazzo contro il quale è murata questa fontanina morta, è quello che Antonio Sangallo, il giovane, aveva costruito per la propria abitazione (DOMVS ANTON SANGALL IARCHITECTI - MDXLIII). Quando venne  a morire il suo primo proprietario e costruttore, l'edificio venne comperatoto dal Cardinale Giovanni Ricci di Montepulciano, che lo fece notevolmente ampliare da Nanni di Baccio Bigio, allievo del Sangallo. Poi passò in proprietà della famiglia del banchiere Ceoli. o Cevali, che lasciò il suo nome al limitrofo vicolo, nome che il popolino corruppe in Cefalo. Passato agli Acquaviva, il palazzo venne infine acquistato dai loro attuali proprietari, i marchesi Sacchetti. La lontanina è indubbiamente posteriore alla prima metà del secolo XVI, epoca in cui il Sangallo costruì il palazzo: ed è probabilmente contemporanea dei restauri e degli ampliamenti del Cardinale  Ricci.

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